Aspetti comunicativi e relazionali

Riconoscere i bisogni psicologici ed emotivi della persona

Nella sua quotidianità la persona che assisto necessita di interventi che riguardano bisogni basilari (alimentazione/attenzione alla disfagia, idratazione, evacuazione, mobilizzazione, igiene, prevenzione decubiti).

Tuttavia, il mio assistito presenta bisogni altrettanto importanti legati alla socializzazione/stimolazione cognitiva, alle abitudini, agli interessi e hobby, ai gusti, al carattere. È importante ricordare che la persona con demenza ha gli stessi bisogni psicologici di qualsiasi altro essere umano, ma che a volte non è capace di esprimerli.

Per promuovere il benessere della persona che assisto è importante:

  • sapere quali sono i bisogni psicologici fondamentali;

  • comprendere se questi bisogni sono soddisfatti.

Capacità comunicative e relazionali

La demenza compromette progressivamente la capacità della persona di esprimersi attraverso il linguaggio verbale e di comprendere quanto le viene detto. Per la persona malata e per coloro che se ne prendono cura, le difficoltà di comprendere e farsi comprendere possono essere motivo di grande frustrazione, conflitto e rinuncia ad interagire.

Suggerimenti per comprendersi meglio:

  1. Evitate distrazioni e rumori di sottofondo: aiuterete la persona a porre l’attenzione solo su ciò che si sta dicendo

  2. Ponetevi di fronte alla persona: aiuterete la persona a cogliere le vostre espressioni del viso ed allo stesso modo potrete “leggere” ed interpretare le sue

  3. Mantenete un atteggiamento positivo: incoraggerà la persona ad esprimersi senza temere di sbagliare

  4. Ascoltate attentamente, accertatevi di aver compreso bene: farà capire alla persona che quello che sta dicendo è per voi importante

  5. Usate parole e frasi semplici e mai infantili: aiuterete la persona a sentirsi rispettata ed a comprendere meglio ciò che le si dice

  6. Rivolgete una domanda alla volta, formulate domande semplici a cui sia eventualmente possibile rispondere anche solo “si” o “no”: aiuterà la persona a comprendere meglio la vostra richiesta ed a formulare sempre una risposta

  7. Accompagnate le parole con una mimica, una gestualità ed una intonazione della voce coerenti: eviterete comunicazioni ambigue aiutando la persona a capire meglio; molta parte di ciò che comunicate (ad esempio le emozioni) è veicolata dal linguaggio non verbale (gesti, espressioni del viso, intonazione della voce..)

  8. Coinvolgete la persona nella conversazione chiedendo opinioni ed evitando le domande dirette: la aiuterete a non sentirsi esclusa ed a disagio e manterrete vivo il suo desiderio di esprimersi; la persona può non ricordare nomi e fatti ma è sempre in grado di dire ciò che pensa

  9. Non sottolineate gli errori: eviterete che la persona si senta umiliata e rinforzerete il concetto che è possibile “farsi capire” anche se le parole o le frasi presentano degli errori

  10. Abbiate pazienza, non abbiate fretta: aiuterà la persona a non sentirsi sotto pressione e la motiverà a non rinunciare mai allo scambio verbale!

La Pagina è stata realizzata da: Cristina Basso, Donata Gollin, Cristina Ruaro, Marco Simoni, Silvia Tiozzo; con la collaborazione di: Anna Ceccon, Laura Ceriotti, Andrea Melendugno, Samantha Pradelli, Eloisa Stella, Alessandra Zapparoli