Disturbi del comportamento

Cosa sono

I disturbi del comportamento sono manifestazioni che possono presentarsi nel corso della malattia e che non riguardano la sfera cognitiva. 


Consistono in sintomi psichiatrici e disturbi del comportamento che possono variare a seconda della persona, della fase di malattia e delle diverse forme di demenza.


I sintomi comportamentali possono inoltre essere determinati da molteplici fattori, che possono essere interni alla persona malata (ad esempio, dolore, paura) o provenire dall'esterno (ad esempio, eccesso o carenza di stimoli nell'ambiente, comunicazioni complesse); è importante precisare che alcuni di questi fattori sono potenzialmente modificabili.


Come si manifestano

Le manifestazioni possono riguardare la percezione (allucinazioni), il contenuto del pensiero (deliri), l'umore (depressione, ansia, euforia, irritabilità/labilità), il comportamento motorio e/o verbale (agitazione/aggressività, apatia, disinibizione, attività motoria aberrante)

A questi si aggiungono i disturbi del sonno e dell’appetito.

 

Di seguito trovate dei suggerimenti  su come affrontare i disturbi del comportamento.

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO.pdf

Quali sono le conseguenze

I cambiamenti nel comportamento rappresentano una delle condizioni più complesse, dolorose e stressanti da affrontare, sia per la persona malata, sia per coloro che assistono. Aumentano il rischio che la persona possa intraprendere attività pericolose per sé e per gli altri e possono innescare delle “reazioni a catena”, come ad esempio, il vagabondaggio, che può essere la conseguenza di un delirio (es: il paziente cerca la madre che ritiene essere ancora in vita) che, a sua volta, può sfociare in una reazione aggressiva (si oppone e si difende da chi cerca di contrastare la sua idea delirante) e così via.

 


Perché è importante conoscere e riconoscere i disturbi del comportamento

Alcuni disturbi del comportamento sono modificabili.

Conoscere e riconoscere i disturbi del comportamento, aiuta chi assiste a :

 

 


Reazioni catastrofiche

La “reazione catastrofica” è un termine tecnico che indica un comportamento della persona malata che ai nostri occhi è sproporzionato, rispetto a quanto sta avvenendo. Le cause potrebbero essere fisiche o ambientali.

Cosa fare

Analizzare la situazione per individuare e rimuovere l’eventuale causa scatenante. In alcuni casi il disturbo del comportamento è l’espressione di un disagio profondo della persona malata, la quale è turbata o disturbata da qualcosa a cui non riesce a dare significato. 


Osservare ed analizzare la situazione aiuta a capire quali potrebbero essere le eventuali cause scatenanti sulle quali intervenire.

 

Esaminare la situazione e trovare la costante rispetto a:

 

Comprendere se la causa scatenante il comportamento sia legata ad un particolare luogo di cui si analizzeranno le caratteristiche (è un luogo familiare, non familiare, rumoroso, disordinato, buio….).

 

Comprendere se vi sia un momento particolare della giornata in cui si manifestano determinati comportamenti. Ad esempio: più spesso alla sera quando la persona è stanca, prima di pranzo quando magari ha appetito, al risveglio quando potrebbe essere più confusa e disorientata.

 

È possibile che alcune persone che interagiscono con il malato, formulino troppe richieste, abbiano un atteggiamento giudicante, o assomiglino a qualcuno di sgradito alla persona malata scatenando reazioni oppositive o aggressive.

 

Osservare se determinate situazioni si verificano frequentemente durante lo svolgimento di specifiche attività. (igiene personale, pranzo, televisione).

Strategie di approccio e di comunicazione  quando dobbiamo affrontare i disturbi del comportamento     

Un corretto  atteggiamento ed un corretto modo di comunicare con la persona malata, possono contribuire in modo significativo a mitigare il disturbo del comportamento. 

Non sempre gli sforzi di chi assiste sono sufficienti ad evitare che alcune situazioni esplodano, in questi casi è bene rivolgersi al medico specialista per verificare assieme a lui se è opportuno un intervento farmacologico.        

La Pagina è stata realizzata da: Cristina Basso, Donata Gollin, Cristina Ruaro, Marco Simoni, Silvia Tiozzo; con la  collaborazione di: Anna Ceccon, Laura Ceriotti, Andrea Melendugno, Samantha Pradelli, Eloisa Stella, Alessandra Zapparoli