Che cos’è la demenza
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Le diverse forme di demenza
La demenza è un complesso di malattie cronico degenerative che comprende un insieme di condizioni, la cui storia naturale è caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei deficit cognitivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza con vario grado di disabilità e conseguente dipendenza dagli altri. La demenza interferisce con le attività sociali, lavorative e di relazione del malato e provoca un declino delle sue capacità.
Esistono diverse forme di demenza, che si distinguono in base alla progressione della malattia.
Le demenze possono essere di tipo reversibile e irreversibile.
Le forme reversibili rappresentano una piccolissima percentuale; i deficit, in questo caso, sono secondari a malattie o disturbi a carico di altri organi o apparati. Curando in modo adeguato e tempestivo queste cause anche il quadro di deterioramento regredisce, e la persona può tornare al suo livello di funzionalità precedente.
La maggior parte delle demenze è di tipo irreversibile. Queste si distinguono in forme primarie e secondarie. Le forme primarie sono di tipo degenerativo e includono la demenza di Alzheimer, quella frontotemporale e quella a corpi di Lewy. Fra le forme secondarie la più frequente è quella vascolare. Le demenze irreversibili, a livello sintomatologico, sia nella fase iniziale sia parzialmente in quella intermedia, sono abbastanza caratterizzate e distinguibili tra loro. Nella fase avanzata le differenze si assottigliano fino a scomparire del tutto.
La demenza vascolare
Questo tipo di demenza può insorgere in qualcuno che ha avuto un ictus grave o di una serie di mini-ictus. Questi “ictus silenziosi” spesso passano inosservati fino a che non portano alla demenza. Un ictus interrompe l’afflusso di ossigeno al cervello. Quando le cellule cerebrali muoiono per mancanza di ossigeno, potrebbe verificarsi la demenza vascolare.
I sintomi della demenza vascolare dipendono da quale zona del cervello è stata colpita dall’ictus. Questo può influenzare il discorso, il giudizio, o la memoria a breve termine di una persona e può anche causare deliri o allucinazioni.
La demenza di tipo “Alzheimer”
La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente in età presenile (oltre i 65 anni, ma può manifestarsi anche in epoca precedente). Si stima che circa il 50-70% dei casi di demenza sia dovuta a tale condizione, mentre il 10-20% a demenza vascolare.
Il sintomo precoce più frequente è la difficoltà nel ricordare eventi recenti. Con l’avanzare dell’età possiamo avere sintomi come: afasia (disturbo del linguaggio), disorientamento, cambiamenti repentini di umore, depressione, incapacità di prendersi cura di sé, problemi nel comportamento. Ciò porta il soggetto inevitabilmente a isolarsi nei confronti della società e della famiglia. A poco a poco, le capacità mentali basilari vengono perse. Anche se la velocità di progressione può variare, l’aspettativa media di vita dopo la diagnosi è dai tre ai nove anni.
La demenza “frontotemporale”
Una delle forme meno comuni di demenza, colpisce individui da 45 a 65 anni e può essere difficile da diagnosticare.
Di solito implica perdita di inibizione o giudizio, cambiamenti di personalità e disturbi del linguaggio.
A differenza di altre forme di demenza, la demenza frontotemporale di solito non causa problemi di memoria.
Oltre al medico, con chi se ne può parlare?
Volendo condividere questo problema con altre persone/famiglie nella stessa situazione, sono presenti nel territorio molte associazioni che organizzano attività di formazione e supporto.
Ci sono anche organizzazioni sul web, con una rete europea e mondiale.
E adesso come va affrontata la malattia?
Oggi il tuo caro si ritrovi a che fare con più interlocutori, appartenenti a diversi enti e organizzazioni, e spetta a lui (e alle persone che si prendono cura di lui, caregiver) il compito di muoversi all’interno di questo percorso. Forniamo qui una mappa che aiuterà ad orientarvi ed individuare gli interlocutori più appropriati per rispondere ai bisogni del tuo caro.
Per prima cosa ne deve parlare con il suo medico di famiglia: è importante che conosca la sua situazione e i suoi bisogni e che sia sempre aggiornato sull’evoluzione della malattia e dei cambiamenti e delle forme di assistenza che sceglierà.
La sua famiglia ora necessita di essere preparata ad accettare e affrontare la sua malattia. Con una adeguata formazione e conoscenza, il carico dell’assistenza, sia emotivo che fisico, può essere vissuto con più serenità.
Esplorate nel tuo territorio le opportunità e le iniziative, i luoghi di incontro, gli sportelli informativi, finalizzati alla conoscenza della malattia, messi a disposizione da Associazioni, Organizzazioni non profit, ULSS, Comuni, società scientifiche ecc..
In questo sito potete trovare già:
- la mappa con le sedi delle organizzazioni;
- un calendario di iniziative e incontri pubblici;
- una pagina di testimonianze video di persone che vivono con la demenza e di loro familiari.
Contattate l’assistente sociale del Comune per un colloquio informativo.