L’assistenza informale e i servizi privati di cura

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Buona parte dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è delegata di fatto ai pazienti stessi e alle loro famiglie, attraverso il ricorso all'assistenza informale dei familiari o al pagamento di servizi privati di cura.

In Veneto nel 2018 poco meno di 20 anziani non autosufficienti su 100 ricevono in un anno assistenza in servizi residenziali o semiresidenziali con impegnativa (e poco meno di 6 su 100 accedono privatamente in struttura). Nell’ambito delle prestazioni erogate con il Fondo regionale per la non autosufficienza, altri 15 anziani ogni 100 non autosufficienti ricevono il contributo economico attraverso l’Impegnativa di cura domiciliare (il 12,8% riceve le ICDb pari a 120,00 Euro mensili e il 2,2% l’ICDm, pari a 400,00 Euro mensili, per persone con demenza e disturbi del comportamento).

Nel 5° Rapporto sull’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia si rileva la presenza di tre tipi di assistenza informale o privata, non fornita da alcun intervento pubblico:

  • l’assistenza informale da parte dei caregiver familiari;
  • il fenomeno delle assistenti familiari (badanti);
  • il ricorso all’assistenza privata out-of-pocket.

L’assistenza fornita dai caregiver familiari è uno dei pilastri della Long Term Care (LTC) in Italia. Per caregiver si intende solitamente una persona che fornisce aiuto a un familiare nella quotidianità. Secondo dati ISTAT – Indagine La conciliazione tra lavoro e famiglia (2011) – si stima che in Italia l’8,6% della popolazione tra 15 e 64 anni si prenda gratuitamente cura di adulti (inclusi anziani, malati e disabili).

In Veneto l’applicazione di tale percentuale determina un numero pari a circa 267.000 persone, di cui due terzi appartengono alla fascia d’età tra 45 e 64 anni. Il secondo pilastro della LTC è costituita dalle assistenti familiari, che in italia si stima siano almeno 830.000, di cui il 90 per cento straniere e di cui la maggioranza senza un contratto di lavoro.

Il numero di assistenti familiari regolari presenti nella nostra regione – secondo elaborazioni su dati INPS, Osservatorio sul lavoro domestico (2014) presentate nel V° Rapporto sulla Non Autosufficienza – è pari a 31.500, di cui il 10,9% italiane e il 79,6% dall’Europa dell’Est. Solo il numero delle assistenti familiari regolari è pari al doppio del numero di OSS e di infermieri equivalenti impiegati nel 2016 nelle strutture per anziani non autosufficienti del Veneto.

Una terza via, di cui non si dispone di una mappatura, è quella dei servizi out-of-pocket che offrono assistenza domiciliare privata, intesa come insieme di servizi sanitari e/o socio-assistenziali acquistati per ottenere aiuto pratico nella attività della vita quotidiana. Il modello di assistenza previsto è principalmente domiciliare e può comprendere altri servizi quali la veglia in ospedale, la ricerca, sostituzione e formazione di assistenti familiari, la fornitura di ausili. A questo fenomeno va aggiunta l’offerta crescente di polizze per la LTC da parte di compagnie assicurative.

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