Aspetti etici nella demenza

Indice

1. Affrontare gli aspetti etici nella demenza

Nel corso della malattia la persona con la propria famiglia può incorrere in diversi dilemmi. 

Ogni scelta sanitaria va fatta secondo i quattro principi della bioetica:


2. Come prepararsi alle scelte

Per prepararsi bene all'accompagnamento del malato è importante conoscere bene la sua storia, le sue inclinazioni e i suoi valori così da garantire il rispetto di ciò che lui avrebbe voluto per sé anche qualora non fosse più in grado di comprendere, comunicare e scegliere. È inoltre importante che il malato, finché è in grado di farlo, individui una persona che potrà fargli da “fiduciario” o garante quando non sarà più autosufficiente. 


3. I temi bioetici nell'ambito delle demenze           

Approfondimento


Considerazioni etiche

La comunicazione deve seguire alcuni passaggi irrinunciabili: è importante conoscere quanto la persona sa, quanto desidera sapere, se vuole vicino a sé un familiare, se ha capito con esattezza quanto gli è stato detto. Si ritiene rilevante poter dare al malato e ai suoi familiari supporto e tutti i chiarimenti necessari.

La nutrizione artificiale tramite sondino naso-gastrico o gastrostomia percutanea (PEG) trova indicazione quando comporta reali benefici per la persona. Di fronte ad una persona che non sarà più in grado di alimentarsi e idratarsi per via naturale, si dovrà definire quali siano l’atteggiamento e le conseguenti azioni che possano meglio promuovere la dignità e gli interessi, nel rispetto del progetto di vita della persona e nel riconoscimento dei naturali limiti dell’esistenza umana.  


 Sempre la recente legge 219/2017 introduce in Italia la possibilità per ogni persona di sottoscrivere le proprie “Disposizioni Anticipate di Trattamento“. Le disposizioni vanno depositate in comune o, quando sarà possibile, anche inserite nel registro sanitario elettronico. Nelle DAT il malato, in vista di una sua futura non possibilità di autodeterminarsi, potrà indicare quali trattamenti a cui egli desidera essere sottoposto e quali no. Sempre nelle DAT è possibile che la persona nomini un proprio fiduciario, ovvero un persona che potrà fare da mediatore tra le DAT e il medico interpretando i voleri del malato nel rispetto di ciò che lui avrebbe voluto per sé.