Medico ospedaliero
"Le seguenti buone pratiche si riferiscono alla presa in carico TEORICA di persone con declino cognitivo e delle loro famiglie dal punto di vista di uno medico ospedaliero"
Alcune semplici indicazioni per il medico che intercetta una persona con demenza in Ospedale.
Se ho il sospetto che un paziente ricoverato nel mio reparto presenti un decadimento cognitivo parlo dapprima con i familiari e chiedo loro se nei mesi precedenti al ricovero, in una situazione di benessere domiciliare, abbia mai presentato dei disturbi della memoria per fatti recenti o cambiamenti del carattere.
Mi riservo di dedicare del tempo approfondendo con il paziente attraverso alcune semplici domande e osservandone il comportamento. Valuto se risponde in modo congruo, se presenta momenti di disorientamento o agitazione anche fluttuanti nell'arco della giornata anche su segnalazione dagli infermieri di reparto e valuto la terapia che assume.
Mi pongo il dubbio, in caso di disturbo del comportamento o della vigilanza, che possa essere un caso di “Delirium” causato dalla patologia in corso o dal ricovero.
Predispongo alcuni esami ematochimici oltre la consueta routine (Emocromo, Ionemia, Urea, Creatinina, AST, ALT, TSH, dosaggio Vit B12, Acido Folico, PCR). Se vi saranno le indicazioni farò eseguire una TAC o RMN cerebrale.
Richiedo una visita specialistica, se possibile da parte del CDCD.
Se non è possibile eseguire la visita specialistica per il sospetto declino cognitivo durante il ricovero, programmo una visita in post ricovero, allegando gli esami sopra descritti ed un ECG con QTc.
Alla dimissione mi ricordo di segnare i DRG di Delirium (quando presente) e/o Demenza (qualora sia già stata fatta diagnosi) riportandoli nella lettera di dimissione per il medico di medicina generale.