Il primo accesso al CDCD
Il paziente che inizia il percorso di presa in carico al CDCD accede tramite una impegnativa, emessa dal proprio medico di medicina generale o da un medico specialista del SSN.
L'impegnativa per una prima visita/primo esame deve sempre riportare le seguenti informazioni:
prestazione;
priorità;
quesito diagnostico.
Ogni richiesta di prima visita ambulatoriale deve riportare nell'impegnativa la classe di priorità, a cui corrisponde una diversa tempistica di erogazione della prestazione sanitaria, come di seguito indicato (Legge Regionale n. 30 del 30 dicembre 2016) :
classe U entro 24 ore dalla presentazione;
classe B entro 10 giorni dalla prenotazione;
classe D entro 30 giorni dalla prenotazione;
classe P entro 60/90 giorni dalla prenotazione secondo indicazione del medico prescrittore.
La classe di priorità, come indicato anche nella normativa vigente, è determinata sulla base di specifiche indicazioni cliniche, alcune delle quali, con il supporto delle società scientifiche, sono state definite a livello regionale e formalizzate con specifici atti normativi.
Di seguito alcune indicazioni per l'attribuzione della classe di priorità relative alla prima visita medica.
Indicazioni per l'attribuzione della classe di priorità relative alla prima visita medica
In sintesi, con riferimento al sospetto diagnostico di demenza:
La classe B può essere indicata nei soli casi di deterioramento cognitivo acuto (ma in questo caso il CDCD non è il setting diagnostico appropriato).
La classe D può essere indicata nei casi in cui, in pazienti con altre patologie croniche già inquadrate, vi sia una modificazione significativa del quadro cognitivo.
Tutte le altre situazioni, tra cui il decadimento cognitivo senile, andrebbero programmate, indicando la priorità P.
In nessun caso dovrebbe essere indicata una priorità B o D per richiesta di certificazioni e relazioni cliniche o per altri motivi non sanitari (mancata tenuta del caregiver, richiesta di invalidità), per i quali vi sono altri percorsi di accesso alla rete dei servizi.
Nell'impegnativa, ad ogni modo va sempre indicato anche il quesito diagnostico. Si tratta di un testo libero che serve ad indirizzare quale ipotesi diagnostica sta alla base della richiesta di accesso al CDCD. Non ci sono al momento “regole” né vincoli per quanto riguarda il quesito diagnostico necessario per l'accesso ai CDCD. Tuttavia può risultare utile indicare una serie di problematiche che indirizzino ai diversi percorsi all'interno del Centro.